Sceneggiatura corto 2010

 

L’amore va in vacanza

 
 

 

SCENA 1.  INT. casa Luca - mattino

Mentre LUCA sta sistemando le ultime cose nella sua sacca, NINA, sua fidanzata, entra nella stanza con dei coupon alla mano, e sono rispettivamente mappa della città e luoghi da visitare.

NINA

Hai preso tutto?

LUCA

Manca solo la cosa più importante.

Luca estrae dall’armadio la sua macchina fotografica, la mette a tracolla e in modo scherzoso la carezza.

NINA

Anche più importante di me?!

LUCA

(ridendo e poi abbracciando Nina)

Uhm…mah… siamo li dai! Senza questa non si va da nessuna parte.

DISSOLVENZA IN BIANCO

 

TITOLO DEL FILM

 

SCENA 2.  int. auto - mattino

Luca e Nina siedono sul sedile posteriore dell’auto che li sta guidando verso Avola. Luca osserva tutto ciò che rapidamente sfreccia al suo fianco. Scatta fotografie sia a Nina sia all’ambiente circostante. Nina osserva concentrata la mappa della città e di tanto in tanto mostra a Luca dei luoghi da visitare. Le immagini si alternano con inquadrature dall’esterno dell’auto. Musica di sottofondo.

SCENA 3.  est. strada/piazza - mattino

Scaricati dall’auto, Luca e Nina sono fermi con le loro sacche in una piazza. Un movimento di ragazzi che escono da scuola confonde il loro orientamento. Luca guardando giù per il viale intravede il mare. I due si incamminano verso quella direzione.

NINA

In che piazza siamo?

LUCA

Aspetta… piazza “ “!

NINA

E da che parte andiamo?

LUCA

(scherzando)

Vorresti dirmi che dopo aver divorato quella cartina non sai dove andare?! Aaahh che testa!!

Nina sorride.

LUCA

laggiù… in fondo a questa strada c’è il mare! Andiamo!

Luca e Nina, tenendosi per mano si perdono tra la folla e percorrono il viale.

SCENA 4.  est. spiaggia – cont.

La coppia raggiunge la spiaggia e, mentre Luca è intento a scattare fotografie, Nina si allontana leggermente scorgendo un posto che attira la sua attenzione. Subito dopo raggiunge Luca che intanto si è steso sulla sabbia.

SCENA 5.  est. spiaggia – cont.

Nina confessa a Luca la voglia di vedere un posto poco lontano da dove si sono fermati. Luca, dal canto suo, è stanco morto e preferisce restare sulla spiaggia. Nina con modo gentile e affabile gli chiede la macchina fotografica per scattare alcune foto. Luca, molto scettico dopo una serie interminabile di raccomandazioni, le concede la macchina. Lei felicissima, lo bacia lo abbraccia e scatta una foto di entrambi.

NINA

Amore amore c’è un posto stupendo proprio qui dietro… devi venire assolutamente a vederlo.

LUCA

Nooo Nina ti prego non ce la faccio, dai sono stanco! Vai tu!

NINA

e dai vieni!!!

LUCA

No davvero non ce la faccio…

NINA

Ufff… vabè e allora mi presteresti la tua macchina fotografica cosi scatto una, due foto e te le faccio vedere visto che non vuoi venire… dai dai dai!

LUCA

Cooosa?? Sei impazzita?

NINA

(indicando la macchina fotografica)

si si hai capito… ti prego, ti prego, ti prego!

LUCA

Nina… sei quanto è importante questa macchina fotografica per me, è tutto quello che ho. Mi raccomando!

NINA

Grazie amore grazie!! Ah vieni qui facciamoci una foto. Questa oramai è un po’ vecchiotta.

LUCA

Guarda che faccia avevi qua!

NINA

Pensa alla tua!!

Nina scatta la foto, la osserva insieme a Luca. Sorridono. Dopo un cenno d’intesa Nina si incammina verso il posto che ha intravisto. Luca con lo sguardo la segue.

SCENA 6.  est. spiaggia - cont.

Con sottofondo musicale si alternano varie immagini: mare, onde, nuvole, Luca che lancia occhiate verso Nina senza però vederla.

SCENA 7.  est. spiaggia – cont.

In lontananza Nina cammina. Luca è steso sulla sabbia ed ha gli occhi chiusi. Nina è praticamente vicina a Luca, ha il volto stravolto, è in lacrime. Luca si alza di soprassalto, ha già capito cosa è successo anche se non vuole crederci. Inizia un battibecco tra i due che termina con una sfuriata da parte di Luca che pianta Nina li, prende la sua sacca e va via.

LUCA

Nina cosa è successo?

Nina non risponde, non riesce a guardare in volto Luca.

LUCA

Nina dov’è la macchina fotografica?! Nina che fine ha fatto la macchina fotografica?! Nina, cazzo guardami, dove cazzo è la mia macchina fotografica??!

NINA

Scusa, non l’ho fatto apposta, ero su uno scoglio stavo cadendo. Non è stata colpa mia… è scivolata, sono scivolata, è caduta… e… e…

LUCA

Vaffanculo! Lo sapevo non mi dovevo fidare, te ne fotti delle cose degli altri… pensi solo a ciò che ti interessa!

NINA

(piangendo)

Non è vero!!! Non mi puoi dire questo… ti ho detto che non l’ho fatto apposta! Ti prego mi dispiace…Luca!!

LUCA

Non me ne faccio niente del tuo dispiacere! Sai cosa… grazie per rovinato la vacanza, non ti voglio più vedere!! Vaffanculo!

NINA

No Luca non te ne andare per favore… Luca… Luca!!

LUCA

Ti ho detto che mi devi lasciare stare!

Luca si allontana con la sacca in spalla. Nina si lascia cadere sulla sabbia in lacrime. Piange.

STACCO SU:

SCENA 8.  est. spiaggia/strada – cont.

Luca è incazzato nero. Prende a calci qualsiasi cosa gli si pone dinanzi. Nina intanto piange e scaglia senza forza pietre verso il mare. Luca dopo essersi leggermente calmato si avvia verso la spiaggia.

STACCO SU:

SCENA 9.  est. spiaggia – cont.

Un gruppo di ragazzi si avvicina a Nina avendola vista in lacrime. Uno dei ragazzi cerca di consolare in modo affettuoso Nina, la quale dopo aver raccontato brevemente l’accaduto, gli sorride e va via con il gruppo. Luca intanto sta ritornando da Nina ma, vedendola sorridere al ragazzo e poi andar via, arresta la sua camminata, resta immobile per qualche istante. È triste, nervoso, il cuore gli sta per esplodere. Si gira e va via.

SANDRO

Hey va tutto bene? Hai bisono d’aiuto?

NINA

No grazie, sto bene!

SANDRO

Il tuo viso non dice lo stesso! Che ti è successo?

NINA

Sono solo una stupida, una cretina… una buona a nulla!

SANDRO

Ma cosa ti è successo?

NINA

Ho litigato con il mio ragazzo… l’ho davvero fatta grossa!

SANDRO

Perché?

NINA

Ho perso la sua macchina fotografica, è caduta in acqua. Era la cosa a cui teneva di più. Ora è andato via, e non so dove sia.

SANDRO

Stai tranquilla, chiedi in giro… ad Avola tutti conoscono tutti… o quasi! Ma non preoccuparti ti aiuteremo.

NINA

Grazie. Guarda questa è una nostra foto!

Nina mostra la foto a Sandro e al gruppo. Sandro, dopo la battuta, le poggia una mano sulla spalla e le si avvicina per guardare la foto. In lontananza Luca ha visto tutta la scena ed ha frainteso. Nina e il gruppo si allontanano. Luca va nella direzione opposta.

DISSOLVENZA IN BIANCO

SCENA 10.              est. strade - mattino

Con una musica che accompagna le immagini, Nina si aggira per le strade avolesi con volto triste e chiede informazioni a persone, nelle piazze, in un paio di bar, in alcuni negozi, in chiesa. Mostra la foto alle persone, ma l’esito della risposta purtroppo è sempre negativo.

STACCO SU:

SCENA 11.              Int. bar – pomeriggio

Nina siede al tavolo di un bar, beve un succo di frutta. Il suo volto è triste, prende il telefono, scorre la rubrica e chiama Luca. Il telefono è spento. Prende la fotografia la osserva per un po’ e poi la ripone in tasca. Ad un tratto giunge Sandro con la FIDANZATA e, avendola riconosciuta, siede al tavolo con lei e ordina qualcosa da bere.

SANDRO

Ciao!

NINA

Hey ciao!

SANDRO

Lei è Sara, la mia ragazza!

GIUSY

Ciao piacere… Giusy!

NINA

(sorridendo)

Nina

SANDRO

È lei la ragazza di cui ti ho parlato… novità?

NINA

Purtroppo no… Ho chiesto in giro tutto il giorno, ma niente… nessuno l’ha visto!

GIUSY

Se la curiosità è femmina, il problema è sicuramente maschio!

(rivolgendosi a Sandro)

E non mi guardare con quella faccia tu!

NINA

(sorridendo)

Stavolta mi sa che la colpa è stata mia.

GIUSY

(in tono ironico)

Ma secondo te senza di noi che farebbero questi qui?

Nina sorride e annuisce.

(riveolgendosi a Sandro)

Tu che faresti senza di me?!

SANDRO

Io? Ordinerei da bere!

Sandro si alza e va a prendere da bere. Nina e Sara intanto ridono tra loro. Poi ritorna al tavolo, porta da bere alle ragazze. Parlano e scherzano ancora per un po. Musica di sottofondo.

STACCO SU:

 

SCENA 12.              est. bar – cont.

Nina ringrazia la coppia per il tempo trascorso insieme. Li saluta e va via.

SANDRO

Se lo vediamo ti facciamo sapere… ok?

NINA

Grazie ragazzi siete davvero gentili.

GIUSY

Tranquilla che senza di te non va da nessuna parte!

Nina sorride per l’ultima volta e va via.

DISSOLVENZA IN NERO

SCENA 13.              est. strade - mattino

Nina cammina per le strade avolesi con cartina alla mano. Indossa un paio di occhiali. Si guarda intorno. Passeggia. Giunge dinanzi ad una boutique che cattura la sua attenzione. Il negozietto vende oggetti vintage, particolari. Nina entra.

SCENA 14.              int. boutique – cont.

Nina si aggira all’interno del negozio osservando i vari oggetti. Resta colpita da uno fra tutti: una macchina fotografica riposta dietro altri oggetti, quasi nascosta. Il suo volto si illumina, sembra quasi felice. Si avvicina ALL’UOMO dietro al bancone e chiede il prezzo.

NINA

Mi scusi qual è il prezzo di quella macchina fotografica?

UOMO

Quella? Mi spiace signorina, quella non è in vendita…

NINA

Come no?! La prego è importante. Le do tutto quello che ho.

UOMO

Mi spiace signorina ma non posso aiutarla…

Nina, dopo aver detto un “grazie” rotto dal dispiacere, esce dalla boutique e vi si ferma di fronte. È quasi in lacrime. L’uomo la vede dall’interno e la raggiunge, le si avvicina e le parla.

UOMO

Perché desidera quella macchina fotografica?

NINA

Perché altrimenti rischio di perdere una persona importante.

UOMO

È facile perdere qualcuno… difficile è ritrovarlo.

NINA

(sorridendo)

Con quella macchina sarebbe tutto più semplice

UOMO

(sorridendo)

Vieni con me voglio mostrarti qualcosa.

STACCO SU:

SCENA 15.              est. piazza cont.

Nine e l’uomo camminano in strada. Nina gli parla. Ad un tratto poi si ferma, estrae la foto dalla tasca e la mostra al vecchio. Lui annuisce. Si fermano poi al centro della piazza principale. Nina si guarda intorno. L’uomo le spiega qualche aneddoto.

UOMO

 

Allora devi sapere che questo paese è curiosamente ricco di piazze e cortili.

 

NINA

 

È vero, me ne sono accorta!

 

UOMO

 

Cosi volle l’estro del Gesuita che ebbe l’intuizione della città. È proprio qui sotto di noi dove un asino defecò una montagna di sterco, che il Gesuita ordinò di piantare il primo piolo. Qui avrebbe pulsato il cuore della città.

 

NINA

 

Ma davvero?!?

 

UOMO

 

Forse si, forse no… verosimile!

 

Nina, affascinata dalle parole dell’uomo, sorride e dopo poco i due vanno via.

SCENA 16.              est piazza tre leoni – cont.

Nina e l’uomo giungono nella piazza dei tre leoni. L’uomo spiega il perché di quella costruzione.

NINA

E questa?

UOMO

La stele? È il monumento ai caduti!

NINA

Ma perché proprio i leoni?

UOMO

La piazza poteva assumere un aspetto troppo cimiteriale. Per evitare ciò è stata messa questa vasca con tre leoni che, come vedi, si divertono a guardare i giochi d’acqua. Un modo per renderla più vitale.

NINA

Sembra anche più accogliente.

STACCO SU:

SCENA 17.              est. cortili – cont.

I due si aggirano per i vicoli del paese. Nina resta colpita dai “cortili”. Dalla strada principale, dopo aver sbirciato con gli occhi i cortili, Nina e l’uomo entrano in uno di essi. L’uomo spiega la storia in breve, elencando una leggenda/aneddoto.

UOMO

E questo è il Cortile.

NINA

Come mai ce ne sono cosi tanti? Perché li hanno creati?

UOMO

(sorridendo)

Perché servivano delle gabbie per sistemare la vita delle persone.

NINA

Gabbie???

UOMO

Si, le strade erano vuote e senza odori, tutti gli abitanti si riversavano nei cortili, dove si svolgeva la vita reale: mercati, feste, urla, giochi, animali e panni a stendere.

Nina osserva verso l’alto e vede che qualche panno è ancora steso. Sorride con l’uomo. Vanno via.

STACCO SU:

SCENA 18.              est. boutique – cont.

I due ritornano alla boutique. L’uomo deve rientrare a lavoro. Prima di salutarsi c’è un ultimo dialogo.

UOMO

 Mi raccomando risolvi questa situazione…

NINA

Grazie dei consigli… ti posso chiedere un’ultima cosa?

L’uomo annuisce sorridendo.

Perché quella macchina non è in vendita?

L’uomo entra nella boutique ed esce immediatamente con la macchina in mano...

UOMO

Mia figlia aveva una grande passione per la fotografia… ma il mio egoismo l’ha portata lontano da me. Volevo diventasse altro, volevo fosse un bravo medico… sono 2 anni che non la vedo e non la sento… ho provato mille volte a comporre il suo numero, ma poi non ho mai avuto il coraggio di chiamarla. tutto ciò che mi ha lasciato è questa macchina fotografica.

NINA

Mi dispiace…

L’uomo porge la macchina fotografica a Nina, la quale sorpresa, la prende.

UOMO

So che ne avrai cura…

Nina sorride.

DISSOLVENZA IN BIANCO

SCENA 19.              est. strade/sviluppo foto – giorno

Nina, con macchina fotografica a tracolla, si aggira per i luoghi della cittadina e scatta fotografie a ripetizione: piazze, chiese, strade, persone (due anziani), tonnara, litorale, mare, parco. Dopo aver scattato si reca in uno studio fotografico per farle stampare.

STACCO SU:

SCENA 20.              est. piazza – primo pomeriggio

Nina si ferma di fronte al di un palazzo. Lo osserva, apre la sua sacca ed estrae una foto (anziani) e la affigge. La colla non regge bene e quindi la foto cade. Nina la guarda per un attimo, poi si piega per prenderla e nello stesso istante in cui lei è piegata alle sue spalle passa Luca con volto triste. Lei dopo essersi alzata si volta come se avesse percepito qualcosa. Affigge nuovamente la foto. Scrive in basso “con Luca” e va via.

SCENA 21.              est. strada/piazza/mare – cont.

In dettaglio e con musica di sottofondo vediamo Nina affiggere i vari scatti in posti diversi. Sotto ogni foto scrive “con Luca”.

SCENA 22.              est. rotonda/strade - cont.

Nina giunge allo “chalet” sul mare. Passeggia, scatta foto, si avvicina al muretto che da sul mare. Osserva il paesaggio circostante. Il muretto sotto le sue braccia è cosparso di scritte. Una fra tutte colpisce la sua attenzione. È una frase che le ha lasciato Luca: “vorrei che tu fossi qui con me ora… scusami Nina!”. Nina si volta quasi di scatto, si guarda intorno, cerca Luca con gli occhi. Poi arresta il suo movimento, siede per terra con accanto la sua sacca. Ad un tratto la apre, prende la cartina della città con le cartoline dei “laghetti”. Poggia una delle cartoline per terra, poi estrae le restanti fotografie e il pennarello. Scrive su tutte “con Luca” e le ripone in mezzo alla rotonda formando una specie di puzzle (questa scena si intervalla con dettagli di mani che prendono le fotografie affisse da Nina). Nina all’ultimo riponde nel mezzo del puzzle la cartolina dei “laghetti”, guarda la sua composizione e poi va via. Luca prende come ultima foto una dello “chalet”.

STACCO SU:

SCENA 23.              est. laghetti – tardo pomeriggio

Nina giunge sul posto raffigurato nella cartolina. Si sporge dalla balaustra della strada per godere di quel paradiso. Il suo volto è comunque triste. Ha ancora la macchina fotografica con se. Scatta una foto. Poi si siede e apre la sua sacca. Estrae la cartolina, la osserva per un po’. Prende il pennarello per scrivere, ma proprio in quell’istante giunge Luca alle sue spalle. Le toglie dolcemente il pennarello, la stringe forte tra le sue braccia (scrive “insieme” sulla cartolina?). Nina gli sorride, si lascia abbracciare è finalmente felice.

FINE

 

TITOLI DI CODA

SCENA 24.               est. boutique – tardo pomeriggio

L’uomo è seduto fuori dal suo negozietto. Osserva la gente che passa. Ad un tratto giungono Nina e Luca. Nel vederli felici insieme l’uomo si emoziona, è contento. Nina gli restituisce la macchina fotografica e va via con Luca. L’uomo con la macchina fotografica in mano prende il telefono, compone il numero e chiama la figlia. Sottofondo musicale fa da cornice alla scena.

 

ALTRI TITOLI DI CODA