Sceneggiatura REWIND

 
  1. EST. PANCHINA LUNGOMARE – TRAMONTO

 

FI su un uccellino che zampetta sulla panchina del lungomare. La m.d.p. segue il soggetto nei movimenti finché vola e l’inquadratura resta vuota. STACCO SU volo dell’uccellino. Simultaneamente una voce fuori campo commenta il sottile confine che può esistere tra la vita e la morte, tra la realtà e i sogni, tra culture diverse..

STACCO SU panchina vuota ( PP ). L’inquadratura si allarga fino a un CT del lungomare. Da una distanza di 10 – 15 m si vede arrivare una coppia di fidanzati.

Lei, Sara, è una ragazza di 23 anni di media statura, il volto solare e l’espressione sognante. Paolo, 25 anni, alto, ha uno sguardo innamorato e un atteggiamento affettuoso nei confronti di Sara. Si avvicinano alla panchina abbracciati, sorridendo divertiti. In sottofondo voce di Sara che così recita: <<Viviamo, …sospesi tra noto ed ignoto, …in una freccia del tempo, della quale, a volte siamo consapevoli, altre volte no, …in un mondo di cui non sempre intravediamo i confini raggiungibili ed irraggiungibili, e che tuttavia possono essere, se vogliamo, superati dal pensiero>>.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA

 

 

  1. EST. PANCHINA LUNGOMARE – TRAMONTO

 

PPP SU i due che si baciano. Vengono disturbati da un bambino musulmano di 8 anni, abbigliamento dimesso, in mano un cartoncino con su scritta una richiesta d’aiuto, nell’altra mano un mazzo di margherite. Il bambino compare dietro di loro quando i loro visi si allontanano. MF SU i tre personaggi.

 

                        BAMBINO

            Tu compra fiori per tua sposa?

 

SOGGETTIVA del bambino su Paolo, che ride divertito, guardando Sara. STACCO SU Sara che ride anche lei. STACCO SU Paolo, che, mentre prende il portafoglio, con voce divertita, si rivolge a Sara:

                        PAOLO

            Sposa, ti piacciono?

 

MF di Sara, che dà un bacio affettuoso a Paolo, mentre lo stringe a sé. Paolo nel frattempo cerca le monete nel portafoglio, dal quale scivola a terra una foto. La m.d.p. segue a rallentatore la foto in caduta, che ritrae Paolo nelle braccia di una ragazza. CT sulla scena, in cui Paolo sta dando le monete al bambino, che, dopo avergli consegnato i fiori, si allontana verso sinistra ringraziando e salutando con la mano. Sara si china verso destra per raccogliere la foto. SOGGETTIVA di Sara sulla foto ( DETT ). STACCO SU Sara che, appoggiando lievemente la mano sul cuore, sussurra:

 

                        SARA

(con voce stupita e turbata)

Benedetta…

 

STACCO SU Paolo che ha un espressione triste e pensierosa: prende la foto dalle mani di Sara. Inquadratura doppia degli occhi dei due (PART). SOGGETTIVA dei due sulla foto. L’inquadratura zoomma sulla foto, che prende vita. In sottofondo il rumore di un nastro che si riavvolge.

 

FERMO IMMAGINE

 

  1. INT. PULLMAN URBANO - GIORNO

 

IRIS SU Benedetta e Paolo che si scattano una foto insieme. I due guardano la foto e la commentano. Paolo a Benedetta:

 

PAOLO

Sei sempre bellissima!

 

Benedetta distratta annuisce mentre volge lo sguardo fuori dal finestrino e guarda l’orologio.

 

                        PAOLO

            Allora, stasera che si fa? Usciamo?

 

                        BENEDETTA

            (frettolosamente, mentre si prepara a scendere dall’autobus)

            No, stasera non posso. Ci sentiamo.

 

STACCO SU Benedetta che scende dall’autobus. DETT SU portiera dell’autobus che si chiudono.

 

DISSOLVENZA IN NERO

 

 

 

  1. EST. VIALETTO VILLA DI BENEDETTA – GIORNO

 

C.M. di Benedetta che percorre il vialetto della sua villa con passo vivace. P.A. SU Benedetta che si ferma e prende il cellulare. DETT SU display del cellulare. Si vede un sms di Tony: “L’hai mollato il ragazzino? Stasera ti aspetto a casa di Jonny”. STACCO SU Benedetta che corre su per i gradini ed entra in casa. DETT SU porta elegante che si chiude.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA

 

 

 

  1. INT. CASA DI SARA – SERA

 

DETT SU porta della casa di Sara che si apre sul corridoio buio. La casa è umile, semplice ed essenziale nell’arredamento. C.T. del corridoio; in fondo la porta dell’appartamento da cui sta entrando la madre di Sara con delle buste in mano. La mamma di Sara è una donna di circa 35 anni, trascurata, magra, dal volto dolce ma vissuto. Posa le buste a terra e avanza nel corridoio, avvicinandosi alla m.d.p. finché l’inquadratura diventa una M.F. STACCO SU interno della stanza di Sara. La ragazza è in pigiama, seduta sul letto, appoggiata a una montagna di cuscini; ha il viso pallido e sciupato, profonde occhiaie. Sul comodino farmaci vari, un bicchiere d’acqua e vicino al letto una bombola d’ossigeno. STACCO SU la mamma di Sara.

 

                        MAMMA

Ciao piccola, come è andata oggi? Tutto bene? Ti ho portato le altre medicine.

 

STACCO SU Sara che sorride malinconicamente alla madre. STACCO SU la mamma che sorride anche lei e punzecchia Sara.

 

                        MAMMA

            (ironicamente)  Stasera che si fa?

 

                        SARA

(che sembra ravvivarsi ed entusiasmarsi all’idea, non perdendo però il senso di rassegnazione)  Teatro o discoteca?

 

STACCO SU la porta della camera da cui entra la madre divertita con in mano due camice da notte.

 

                        MAMMA

(avvicinando al corpo le camice da notte) Che dici? Per la discoteca meglio quella rossa?

 

STACCO SU Sara che ride divertita. STACCO SU la madre che posa le camice sul letto e abbraccia la figlia.

DISSOLVENZA IN  NERO

           

 

 

6. INT. SALA D’ATTESA – GIORNO

 

CT SU sala d’aspetto di uno studio medico, in cui si vedono due file di sedie lungo le pareti laterali. Un paio di pazienti aspettano leggendo un giornale. Sulla destra siedono Sara e la mamma, che sta cercando qualcosa nella borsa. STACCO SU Sara che alza di scatto la testa al rumore della porta che si apre. STACCO SU infermiera che entra nella sala e chiama Sara.

 

                        INFERMIERA

            (chiamando ad alta voce) Di Giacomo. Prego, da questa parte.

 

STACCO SU Sara e la mamma che si alzano e vanno verso la porta.

 

STACCO

 

 

7. INT. STUDIO MEDICO – GIORNO

 

STACCO SU medico seduto alla scrivania che rigira una penna tra le mani.

 

                        MEDICO

(nervosamente) Purtroppo i farmaci non sono serviti per migliorare la situazione che, al contrario, è gravemente peggiorata.

 

STACCO SU Sara che si lascia cadere sullo schienale della sedia, chiudendo gli occhi. STACCO SU la mamma che si sporge verso la scrivania.

 

                        MAMMA

            (con voce affranta, quasi piangendo) Ma non possiamo fare più niente, dottore?

 

                        MEDICO

            L’ultima cosa che ci resta da fare - (indugiando) – è un trapianto.

 

ZOOMATA SU abat-jour spenta a lato del medico.

FERMO IMMAGINE

 

8. INT. CAMERA BENEDETTA – SERA

 

L’inquadratura si allarga lentamente dall’abat-jour uguale a quello che abbiamo lasciato nella scena precedente. Siamo in camera di Benedetta, davanti a uno specchio. La ragazza è di spalle e si sta truccando. PP di Benedetta di profilo davanti allo specchio che applica il rimmel ripetutamente.

IN SOTTOFONDO una musica rock ad alto volume. CT SU armadio da cui Benedetta estrae una minigonna bianca e una camicia. STACCO SU Benedetta che indossa gli indumenti velocemente. Si dirige verso lo specchio e si aggiusta la camicia sul petto, in modo da evidenziare le forme. Insoddisfatta del risultato, si spoglia altrettanto velocemente, lanciando i vestiti sul letto. STACCO SU  Benedetta che prende dall’armadio una minigonna nera e una canotta rossa. Indossa il nuovo completo. STACCO SU cellulare abbandonato sul letto che vibra. Sullo schermo appare il nome di Paolo. STACCO SU Benedetta che indossa un paio di scarpe rosse dal tacco altissimo, senza accorgersi del cellulare che vibra, a causa della musica. CT SU specchio in cui Benedetta si specchia mentre si passa un rossetto rosso fuoco sulle labbra. Quando esce dall’inquadratura, vediamo allo specchio appesa sulla parete di fronte, una foto di Paolo, che trema quando Benedetta sbatte la porta. PIANO – SEQUENZA SU Benedetta che si avvia verso l’ingresso di casa ma viene fermata dalla madre.

 

                        MAMMA

            (sgridandola arrabbiata) Benedetta, dove stai andando conciata così?

 

                        BENEDETTA

            (sgarbata) Fatti miei! Che t’importa. (Si avvia verso la porta).

 

                        MAMMA

            (gridando) Vieni qua! Dove vai?

 

                        BENEDETTA

            (sbattendo la porta) E lasciami stare!

 

STACCO SU madre di Benedetta che rivolge uno sguardo impotente e rassegnato alla porta chiusa.

 

STACCO

 

9. INT. SALONE CASA DI JONNY– SERA

 

CT SU salone della casa di Jonny gremito di gente dall’aspetto poco raccomandabile. Sui tavoli bottiglie di alcolici piene e vuote, resti della cena. Qualche spacciatore si apparta per vendere la sua merce. In sottofondo il brano “Don’t cha” – The Pussycat Dolls. La sala è buia fatta eccezione per qualche luce strobica. La m.d.p. segue Benedetta che entra dalla porta di fondo e si dirige verso un ragazzo sulla ventina, Tony, che, appoggiato alla parete con atteggiamento da bullo, è circondato da ragazze. STACCO SU Benedetta che, arrivata davanti a lui lo saluta baciandolo sulla guancia.

 

                        BENEDETTA

            (con tono provocante) Tony, vieni?

 

PP dell’espressione spavalda di Tony.

 

                        TONY

            (sorridendo) Aspetta.

 

STACCO SU Tony che si dirige verso un amico per farsi consegnare del fumo. STACCO SU Benedetta che si guarda intorno un po’ spaesata. Nel frattempo torna Tony e insieme escono dalla sala.

 

DISSOLVENZA IN NERO

 

10. EST. STRADA BUIA – NOTTE

 

CM SU strada buia davanti alla casa di Jonny. I due si avvicinano a una macchina elegante; Tony fa scattare l’allarme ed entrambi salgono in macchina. La m.d.p. li inquadra dal sedile posteriore mentre si squadrano in modo provocante. Benedetta, che nel frattempo si accende una sigaretta, gli espira il fumo in faccia. CM SU macchina che si accende e si allontana nella notte a tutta velocità.

 

STACCO

 

 

11. EST. MOLO BUIO – NOTTE

 

CM SU spiazzale alla fine di un molo. Vediamo la macchina arrivare di fronte e fermarsi con testa-coda. ZOOMATA attraverso il vetro posteriore dell’auto. MF di Tony che abbassa il sedile di Benedetta, mentre la ragazza si appoggia allo sportello.

 

                        TONY

            (impaziente) Spogliati.

 

PP SU Benedetta che si sfila da sopra la canotta e il reggiseno. STACCO SU Tony che si slaccia la cintura. PPP SU profilo del viso di Benedetta che si sdraia sul sedile. Un secondo dopo compare nell’inquadratura il viso di Tony. Il ragazzo la bacia sul collo. I loro visi cominciano a muoversi ritmicamente e i due ansimano. L’ inquadratura rimane ferma per circa 5 secondi. Poi Tony si ferma.

 

                        TONY

            (impaziente) Girati.

STACCO

 

12. EST. MOLO BUIO – NOTTE

 

CM SU i due che sono appoggiati di spalle alla fiancata della macchina. Tony è a petto nudo e ha la cintura ancora slacciata. Lei si è rivestita. Tony sta preparando uno spinello e quando finisce lo accende, si fa qualche tiro e lo passa a Benedetta.

 

                        TONY

            (con tono ironico) Sono o no meglio del ‘ragazzino’?

 

                        BENEDETTA

            Secondo te?

 

Tony la tira a sé e la bacia. Poi l’avvolge da dietro con le braccia e rimangono così appoggiati alla macchina. Benedetta passa lo spinello a Tony.

 

                        TONY

            Domani sera ti passo a prendere?

 

                        BENEDETTA

            Dove mi porti stavolta?

 

                        TONY

            (mentre la bacia sul collo) Ti va di andare a casa mia al mare?

 

BENEDETTA

            (impaziente) Non vedo l’ora?

 

                        TONY

            (con tono sarcastico) E stavolta che balla gli racconti al ragazzino?

 

                       

BENEDETTA

            Tranquillo, tanto quello si beve tutto.

 

Ridono.

 

                        TONY

            Ma che ci stai a fare se non ti piace?

 

                        BENEDETTA

L’importante è che piaccia ai miei. E’ troppo ‘perfetto’ per i miei gusti. A 18 anni ci si deve solo divertire!

 

                        TONY

Per quello ci sono io!

 

Benedetta si gira e si baciano.

 

DISSOLVENZA IN BIANCO

 

 

13. INT. AULA SCOLASTICA – GIORNO

 

DETT SU pagine di un calendario che si sfoglia velocemente. Quando si ferma, l’inquadratura si allarga fino a un CT dell’aula ripresa dal fondo. Alla cattedra la professoressa sta interrogando tre ragazzi. Ad un tratto Benedetta, seduta sulla destra, e l’amica Virginia, magra e provocante nel vestire, si alzano e si dirigono verso la cattedra.

 

                        VIRGINIA

            Prof., possiamo andare in bagno?

 

                        PROFESSORESSA

            Veloci!

 

STACCO

 

 

14. INT. BAGNO SCUOLA – GIORNO

 

CT SU interno del bagno. Virginia è appoggiata di spalle alla porta del bagno. Sta fumando.

 

                        VIRGINIA

            Com’è?

 

Benedetta apre la porta del bagno e porge un test di gravidanza all’amica. Benedetta si richiude in bagno.

 

                        VIRGINIA

            (fingendo una voce preoccupata) Oh, mio Dio!

 

                        BENEDETTA

            (dal bagno, molto preoccupata) Cosa?

 

                       

VIRGINIA

            E’ blu!!

 

Benedetta esce dal bagno sconvolta.

 

                        VIRGINIA

            (dopo una breve pausa che fa crescere l’ansia in Benedetta) Scherzo, scema!

            (ridono) Ancora niente.

 

Si appoggiano al davanzale della finestra. Virginia passa la sigaretta a Benedetta.

 

                        VIRGINIA

            (dopo una breve pausa, con voce seriamente preoccupata) Oh, mio Dio! E’ blu!

 

                        BENEDETTA

            (incredula) Smettila di scherzare, stupida!

 

                        VIRGINIA

            (seria) Non sto scherzando.

 

                        BENEDETTA

            (ancora tranquilla) Si, si, va bene.

 

                        VIRGINIA

            (passandole il test) Guarda!

 

Benedetta prende il test. SOGGETTIVA di Benedetta sul test, che è veramente blu.

 

STACCO

 

 

 

 

 

15. INT. PUB AFFOLLATO – SERA

 

STEADY- CAMERA SU Benedetta che entra dentro un pub. In sottofondo il brano “Hey, sexy lady” di Lucky Day. Riconosce un amico. PP di Benedetta.

 

                        BENEDETTA

            (agitata) Hai visto Tony?

 

PP dell’amico che tiene in mano una bottiglia di birra.

 

                        AMICO

            E’ sopra. Ciao bella!

 

SOGGETTIVA dell’amico che guarda il fondoschiena di Benedetta mentre la ragazza si allontana, dirigendosi verso le scale. STEADY-CAMERA SU Benedetta mentre sale le scale, si guarda intorno e, avendo notato Tony, si dirige verso di lui. Una ragazza è seduta sulle sue gambe. Altre ragazze gli ridono attorno.

 

                        BENEDETTA

            Puoi venire un attimo? E’ importante.

 

                        TONY

            (mentre una ragazza lo bacia sulla guancia) Non vedi che sono impegnato.

 

Benedetta tira Tony per un braccio e lo trascina in disparte.

 

                        TONY

            (spazientito) Muoviti. Che vuoi da me?

 

                        BENEDETTA

            Sono incinta.

 

                        TONY

            (spiazzato, ma fingendo un tono disinteressato) E allora?

 

                        BENEDETTA

            (stupita) Come ‘allora’? E’ il tuo!

 

                        TONY

            (dopo una breve pausa) Quanto vuoi per abortire?

 

                        BENEDETTA

(sconvolta)Bastardo, sei solo uno stronzo! Ecco cosa sei! E io una povera stupida che

            si è fatta solo illusioni!

 

                        TONY

(irritato) E che vuoi, ti è piaciuto prima scopare?! Non avevi detto che volevi divertiti con me? (porgendole dei soldi) Prenditeli e sparisci! (si allontana verso il tavolo).

 

Benedetta lo segue, gli tira uno schiaffo e getta i soldi sul tavolo. STEADY-CAMERA SU Benedetta mentre scende le scale piangendo; è fuori di se e attorno a lei una gran confusione. Prima di uscire dal pub lo stesso amico di prima cerca di fermarla, afferrandola per un braccio. Benedetta lo evita, spingendolo e continua a correre. STACCO SU amico.

                  

                       AMICO

            (brillo) Bella, vieni qui che ci divertiamo! 

                                              

PPP SU gambe di Benedetta, che, uscita dal pub, corre disperata sulla strada umida del viottolo buio. Ad un tratto la ragazza si ferma, l’inquadratura si allarga e le gira intorno fino a un PP SU volto di Benedetta che, distrutta, si piega in avanti, appoggiando le mani sulle ginocchia. PP dal basso SU volto della ragazza che piange disperata.

 

DISSOLVENZA IN NERO

 

 

 

16. EST. STRADA ANTISTANTE CASE POPOLARI – GIORNO

 

CL SU vialetto che accede al quartiere di case popolari. Benedetta sta percorrendo il vialetto con il motorino. Si ferma nello spiazzale, posteggia, scende. Si avvia verso una palazzina.

 

STACCO

           

 

17. INT. CASA POPOLARE - GIORNO

 

CT dall’alto SU Benedetta che sale le scale. STACCO SU Benedetta che suona ad una porta. Ad aprire la porta una signora bassa, robusta, sessantenne, con un vestito a fiori dimesso.

                      

BENEDETTA
(con tono intimidito e spaventato) Salve.

 

SIGNORA

Ciao bedda, trasi!

 

PIANO-SEQUENZA SU Benedetta che entra nell’appartamento. Si guarda intorno spaesata; la casa è in pessime condizioni. La signora dirige Benedetta in cucina. La stanza è piccola, sporca; sui fornelli una pentola con dentro della salsa. La signora libera il tavolo e stende una tovaglia bianca da bagno.

 

                        SIGNORA

            Pripariti ca staj viniennu.

 

STACCO SU signora che assaggia la salsa, si lava le mani nel lavello. STACCO SU Benedetta che si spoglia e si stende sul tavolo, con un asciugamano sulle gambe. STACCO SU signora che tira fuori un fagotto bianco con dentro alcuni strumenti per l’operazione. MF LATERALE SU signora  che si siede davanti a Benedetta.

                                                                                                                                           DISSOLVENZA IN NERO

 

18. INT. BAGNO CASA BENEDETTA – SERA

 

CT SU Benedetta seduta sul pavimento nel bagno, che si contorce, lamentandosi per il dolore. Inizia ad ansimare, è pallida. Chiama disperatamente il padre, gridando.

 

DISSOLVENZA IN BIANCO

 

19. SEQUENZA IMMAGINI

 

Sequenza rapida di immagini mute che proseguono per dissolvenze. In sottofondo solo il battito accelerato del cuore di Benedetta.

-          CT SU padre di Benedetta che soccorre la figlia in bagno;

-          CM SU facciata della villa di Benedetta, davanti alla quale è ferma un’ambulanza. Dal portone esce Benedetta su una barella, sorretta da alcuni infermieri;

-          CL SU ambulanza che sfreccia tra il traffico;

-          CM SU ambulanza che arriva davanti all’ospedale;

-          CT SU sala operatoria, in cui il lettino su cui giace Benedetta è circondato da medici in camice.

 

Il battito del cuore gradualmente rallenta fino a fermarsi.

STACCO

 

20. INT. OSPEDALE – GIORNO

 

CT SU porta della sala operatoria che si apre e ne esce il padre in camice, che in quanto medico, ha potuto assistere all’operazione, e il medico. Hanno un aspetto triste e rassegnato. STACCO SU la madre di Benedetta e Paolo che stavano attendendo in corridoio.

                       

                        PADRE

            (venendo incontro ai due e abbracciandoli) Abbiamo fatto tutto il possibile.

                       

                        MADRE

            (piangendo) Vorrei almeno che la sua morte non fosse inutile.

 

                        PADRE

In fondo era quello che ci diceva sempre. (Al medico) Abbiamo deciso di donare gli organi di Benedetta.

 

In sottofondo si avverte un’ambulanza a sirene spiegate che arriva in ospedale.

STACCO

 

21. INT. CORRIDOIO OSPEDALE – GIORNO

 

CT SU corridoio dell’ospedale. Dal fondo arriva con passo svelto un medico e si rivolge al collega.

STACCO SU i due medici (PA).

 

                        MEDICO 2

            (concitato) Abbiamo un caso grave di cardiopatia. Urge un trapianto.

 

STACCO SU i genitori di Benedetta e Paolo che si guardano speranzosi.

STACCO

22. SEQUENZA IMMAGINI

 

Sequenza rapida di immagini mute che proseguono per dissolvenze. In sottofondo  il battito del cuore che progressivamente si fa più intenso e regolare.

 

-          CT SU infermiera che spinge Sara, cianotica e priva di conoscenza, su una barella dentro una sala sulla sinistra. ZOOMATA SU targa a destra della porta su cui leggiamo ‘ sala operatoria ’ ;

-          PM SU mamma di Sara che aspetta nella sala operatoria

-          CM SU genitori di Benedetta che escono dall’ospedale. Mentre si allontanano abbracciati la m.d.p. li segue.

 

23. INT. STANZA VUOTA

 

PA SU Benedetta e Sara appoggiate l’una all’altra di spalle, con l’espressione persa nel vuoto. La m.d.p. inizia a girare velocemente intorno alle due ragazze. Via via Benedetta, la cui immagine inizialmente era più a fuoco, comincia a sfuocarsi. In contemporanea l’immagine di Sara, prima sfuocata, diventa sempre più nitida. In sottofondo il brano “Nemo” dei Nightwish (secondo ritornello).

LENTA DISSOLVENZA IN BIANCO

 

24. EST. GIARDINO VILLA – SERA

 

CM SU giardino di una villa ricevimenti in cui Massimo, fratello di Paolo, e Gianni, amico di Sara, stanno festeggiando insieme la laurea. Qua e là gruppi d’invitati conversano mentre mangiano o bevono qualcosa. Il giardino è addobbato con palloncini, festoni e tavoli imbanditi. Qualche cameriere in bianco girovaga tra gli invitati. STACCO SU Massimo, Gianni, Sara e un’altra amica che conversano, ridendo.

 

                        SARA

            (a Gianni) Era ora che ti laureavi!

 

                        GIANNI

(giustificandosi) E che ci vuoi fare? Ho perso quasi due anni per preparare la tesi dietro al  professore.

 

CT SU i quattro. Da sinistra vediamo avvicinarsi Paolo al gruppo.

 

                        PAOLO

            Massimo, vieni! E’ arrivata la nonna!

 

                        GIANNI

            (sorridendo) Vieni, vieni, Paolo, che ti presento Sara.

 

STACCO SU Sara che sorride a Paolo. STACCO SU Paolo che si avvicina e le da la mano, sorridendo.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA

 

 

 

25. EST. PANCHINA LUNGOMARE – TRAMONTO

 

Ricompare in dissolvenza la SCENA 2, dove avevamo lasciato Sara e Paolo seduti sulla panchina. SOGGETTIVA di Paolo sulla foto. STACCO SU Paolo.

 

                        PAOLO

            (sospirando sollevato) E il resto della storia lo conosci anche tu.

 

                        SARA

            (riflettendo) E’ strano quello che ci è successo!

 

                        PAOLO

Quel giorno eravamo tutti lì. Io con il cuore distrutto per la morte di Benedetta e tu che tornavi a vivere con il suo.

 

PP SU i due che si avvicinano e si scambiano un bacio affettuoso. CM SU Paolo che si alza dalla panchina e prende per mano Sara. Si alza anche lei e si avviano verso sinistra. STACCO SU i due che si incamminano per il lungomare al tramonto. In sottofondo voce di Benedetta che recita i versi della poesia Io sono dentro di te, tratta da Giovane è il tempo, di Lalla Romano (in cui trova incarnazione l’esito del proprio destino): <<Io sono in te/come il caro odore del corpo/come l’umore dell’occhio/e la dolce saliva/Io sono dentro di te/nel misterioso modo/che la vita è disciolta nel sangue/e mescolata al respiro>>.       

 
     
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